Più Foggia, meno foggianesimo: Capitanata capitale dell’agricoltura

Dalla stagione dei pomodori, con gli agricoltori “schiacciati” da prezzi e tempi imposti dalle industrie, all’era di Leonardo Di Gioia come assessore all’Agricoltura della Regione Puglia: ecco l’ultimo numero del video-magazine di Provincia Cia Foggia.
CON LEONARDO DI GIOIA, FOGGIA CAPITALE DELL’AGRICOLTURA. Se è vero che passa dall’agricoltura il rilancio del Sud e dell’intero Paese, allora a Leonardo Di Gioia è stato affidato l’assessorato più importante della Regione Puglia. Si occuperà di Agricoltura, Risorse agroalimentari, alimentazione, riforma fondiaria, caccia, pesca e foreste. Di Gioia – lo ha ricordato Agrinsieme, il coordinamento che unisce le maggiori organizzazioni agricole – svolgerà anche il ruolo di coordinatore nazionale degli assessori regionali all’agricoltura di tutta Italia. Questo significa che, con il neo assessore foggiano, Foggia e la Capitanata saranno chiamati a svolgere realmente un ruolo centrale. Più Foggia meno foggianesimo, si potrebbe dire. Anche perché sarà proprio Leonardo Di Gioia a occuparsi del nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020, un capitolo che metterà a disposizione dell’agricoltura pugliese 1miliardo e 600 milioni di euro. La Cia, Confederazione Italiana Agricoltori, assieme alle maggiori organizzazioni agricole unite in Agrinsieme, hanno già garantito la massima collaborazione al nuovo assessore. Le priorità sono state più volte indicate e Cia Puglia le ha anche già sottoposte al presidente Michele Emiliano, che ha sottoscritto il documento della Confederazione Italiana Agricoltori.
Un vero e proprio piano di rilancio nel quale la Cia evidenzia come le sfide dei prossimi anni sono molteplici e su di esse si giocano le possibilità di sviluppo: valorizzazione dei prodotti agricoli pugliesi oltre i confini nazionali, rafforzamento delle filiere “dalla terra alla tavola”, trasferimento di conoscenza e ricerca verso il mondo agricolo. E poi, ancora: sostegno al ricambio generazionale e alla necessità di difendere le eccellenze pugliesi dalla contraffazione alimentare. Lo strumento da cui non si potrà prescindere è la capacità di “fare sistema” da parte di tutti gli attori del mondo agricolo. Nel documento, inoltre, vengono affrontate una serie di questioni importanti per l’agricoltura pugliese: dal Psr alla legalità e sicurezza nelle campagne, dal tema della manodopera agricola a quello della Xylella fastidiosa, dagli indici di congruità alla semplificazione burocratica, alle crisi di mercato dei prodotti agricoli pugliesi, ai danni da selvaggina (lupi, cinghiali, storni), alla questione dei consorzi di bonifica, dalla multifunzionalità alla questione degli anziani e dei servizi socio sanitari, dai giovani e al ruolo delle donne in agricoltura.
PIEMONTESE E DI GIOIA GIA’ AL LAVORO. I due assessori regionali di Foggia – l’assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese, e quello all’Agricoltura, Leonardo Di Gioia – si stanno già occupando di una questione fondamentale per lo sviluppo della Puglia. Nel vecchio Psr 2007-2013, risultano ancora inutilizzati fondi europei e statali per un ammontare complessivo di circa 330milioni di euro, considerando anche la quota di cofinanziamento dei privati. Quei soldi dovranno essere utilizzati entro il 31 dicembre 2015, altrimenti torneranno alla fonte e, di fatto, saranno sottratti alla Puglia, che deve usarli per misure di sviluppo dell’agricoltura. E’ per questo motivo che, anche in agosto, Di Gioia e Piemontese dovranno svolgere un lavoro molto intenso sulla questione, confrontandosi anche con enti e associazioni di categoria che, rispetto all’utilizzo di quei fondi, hanno da tempo indicato priorità, emergenze e opportunità da cogliere al volo. L’agricoltura, assieme al turismo e alla cultura, è il principale vettore di sviluppo capace di far decollare realmente la Puglia, creando occupazione e valore aggiunto. Un ruolo fondamentale per il presente e per il futuro del comparto primario lo stanno svolgendo le università, con un protagonismo assolutamente positivo e all’avanguardia dell’ateneo foggiano. Ricerca e innovazione sono due “asset” strategici per uscire dalla crisi e promuovere sui mercati nazionali e internazionali il made in Puglia.

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