di Francesco Quitadamo
MONTELEONE DI PUGLIA (Fg) – Carmelo Morra riposa in pace, ieri parenti e amici gli hanno dato l’ultimo saluto nella cerimonia che ha riempito la Chiesa madre di Monteleone di Puglia.
In paese, però, non c’è pace né pacificazione. Il sindaco Giovanni Campese, ieri, ha perfino presentato le sue dimissioni. Rientreranno naturalmente, è stato un atto simbolico attraverso il quale il primo cittadino ha voluto prendere le distanze rispetto al clima che si è venuto a creare. Su Facebook, nel giorno della scomparsa di Carmelo Morra, il 24 agosto, Campese ha scritto questo post: “C’è un tempo per confrontarsi, anche aspramente, con l’avversario politico, un tempo per gioire delle vittorie e un tempo per essere tristi per le sconfitte. Oggi è il tempo di fare silenzio. Il Sindaco e tutta l’amministrazione comunale di Monteleone di Puglia esprimono cordoglio per la morte del Senatore Carmelo Morra e prendono le distanze dal vile e deplorevole gesto verificatosi”.
Qual è il vile gesto cui si riferisce il sindaco? Nelle ore successive alla notizia del lutto che aveva colpito Monteleone di Puglia, in paese si è sentito lo scoppio di alcuni petardi. In un primo momento, si era pensato che qualcuno, appartenente alla metà del paese che aveva decretato la sconfitta di Carmelo Morra alle ultime elezioni comunali, avesse voluto ‘celebrare’ così la scomparsa del grande avversario. C’era chi, sentiti quei rumori, aveva pensato addirittura a fuochi d’artificio. Probabilmente, invece, quei ‘botti’ sono stati esplosi da qualche ragazzino inconsapevole, che mai avrebbe pensato di contribuire a inasprire ancor più gli animi di un paese evidentemente diviso, ancora lacerato da una battaglia politica lunga più di 20 anni, dove le due parti non si sono risparmiate durezze e ruvidità.
La scorsa primavera, è stato proprio Giovanni Campese a sconfiggere l’unico rivale, Carmelo Morra, nelle elezioni con cui gli abitanti di Monteleone di Puglia hanno scelto il loro nuovo sindaco. All’attuale primo cittadino andarono 416 voti, pari al 52,3 % dei voti validamente espressi; Morra, che si presentava come sindaco uscente, ottenne 379 preferenze, pari al 47,7 %. Quella elettorale e politica è stata una battaglia aspra, preceduta da anni di scontri. Ai funerali di ieri, c’erano 12 sindaci con la loro fascia tricolore, ma non Giovanni Campese che ha rispettato il volere espresso dai familiari al parroco del borgo. Lutto cittadino, dunque, ma niente gonfalone del Comune di Monteleone di Puglia né amministratori comunali davanti alla Chiesa madre. E’ possibile che la rabbia e i dissapori col tempo si attenuino, ma è più probabile che questo non avvenga tanto velocemente.