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Concerto di Sandro Joyeux, musica contro la schiavitù

FOGGIA – Dedicato a chi è morto nei campi per raccogliere pomodori e coltivare una speranza, a chi si spezza la schiena e vuole spezzare le catene della schiavitù. Sandro Joyeux, cantante e musicista francese, stasera alle 20.30 terrà un concerto a Borgo Mezzanone, frazione del comune di Manfredonia. Musica per la libertà, note e voci contro la schiavitù. Sarà l’ultima data del suo “Fuori dal ghetto tour”. Tra melodie africane dei dialetti quali il bambarà, il wolof, il susù, Sandro si esibirà lungo la pista occupata di Borgo Mezzanone, centro abitato dai migranti che dormono in baracche e case abbandonate senza acqua, luce e servizi igienici, come testimoniano Luciano Toriello e Annalisa Mentana nel loro film Le vite accanto.

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Il trasporto dei braccianti immigrati, l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro sono gestiti dai caporali. Sandro Joyeux è sempre in prima linea quando si tratta di dare il proprio contributo artistico per iniziative o eventi a sostegno dei migranti. Nel 2012 ha ideato l’antischiavitour, un tour a sostegno dei braccianti stagionali stranieri lungo tutta la penisola. Ha suonato nella tendopoli di Rosarno, al Gran Ghetto di Rignano, a Boreano, a Venosa, a Castelvolturno e a Saluzzo, in tutti i luoghi simbolo dello sfruttamento della manodopera migrante. Il concerto è organizzato dall’associazione scientifico-culturale Z’Unica di Lucera, che continua nella sua operazione di caricare luoghi, in questo caso disagiati, di un nuovo immaginario. Fuori dal ghetto tour è promosso da Medici per i Diritti Umani, una clinica mobile, che svolge attività di assistenza e orientamento sanitario e legale nelle campagne con il progetto Terragiusta. L’evento a Borgo Mezzanone è reso possibile grazie all’intervento della Professoressa Dina Diurno del progetto Casa Speranza.
CHI E’ SANDRO JOYEUX. Musicista vagabondo, Sandro Joyeux getta un ponte tra la canzone francese e i ritmi del mondo, mescola musica di viaggi, di danza e di condivisione. Alexandre Joyeux Paganini nasce a Parigi nel 1978, mamma francese e papà italiano. A dieci anni entra nel Coro della Radio Nazionale Francese e attraversa la Francia cantando dai gregoriani alla contemporanea, in russo, tedesco, latino e italiano. A sedici anni, trascinato dalla vita di strada, abbandona la scuola. Il giorno del suo diciottesimo compleanno parte per Firenze con un solo obiettivo: incontrare suo padre per la prima volta. Qui resta alcuni mesi, lavora come manovale e pony express, impara l’italiano. Diviso tra l’Italia e la Francia è sempre in viaggio, su e giù da Firenze a Parigi in autostop, in vespa o nascosto nei treni. Conosce a memoria tutte le stazioni di servizio e può contare su una rete di camionisti che non lo lasciano mai a piedi.

Nel 98 entra nei King’s Roots, band Reggae con cui suona nei locali di Parigi e dintorni. Dopo tre anni la band si scioglie e Sandro si rimette in viaggio. Il Marocco lo segna profondamente. Poi arriva la grande scoperta: l’Africa nera che irrompe con Boubacar Traore. Vive cantando per le strade delle città europee un repertorio che spazia da Bob Marley ai francesi Gainsbourg, Nougaro, Brassens. Suona anche nelle carceri, nei centri d’accoglienza per migranti, negli ospedali psichiatrici. 

Nel 2004 si trasferisce a Lille che quell’anno è Capitale Europea della Cultura. Qui fonda i 100Dromadaires, band dalle influenze Reggae e Afro. Ora Sandro vuole vedere il Mali: ci va nel 2005. Il ricordo più bello di quel viaggio è la visita a Boubacar Traore, il suo idolo. Dopo l’Africa Sandro fa più di 300 concerti in giro per la Francia. Viaggiando per l’Italia scopre un’altra Africa: quella dei braccianti agricoli. Nasce l’Antischiavitour. Nell’ottobre del 2012 termina la lavorazione del suo primo disco – Sandro Joyeux. Tra dicembre 2012 e gennaio 2013 è voce e chitarra nella band di Tony Esposito per le sei serate napoletane tutte sold out del Tour di Pino Daniele -Tutta n’ata storia – che vede ospiti anche James Senese, Enzo Gragnaniello, Tullio De Piscopo e Raiz.

Associazione scientifico culturale Z’Unica
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Infozunica@gmail.com

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