Le cose belle…viste dal Sud (video e articolo)

FOGGIALa fatica e la bellezza di crescere al Sud attraverso le storie di quattro ragazzi, raccontati in due momenti fondamentali delle loro esistenze: la prima giovinezza nella Napoli piena di speranza del 1999 e l’inizio dell’età adulta in quella paralizzata di oggi.
E’ questa la storia de Le cose belle, il film-documentario diretto da Agostino Ferrente e Giovanni Piperno che sarà proiettato (ingresso gratuito) martedì 1 settembre, a Foggia, negli spazi del Cineporto di via San Severo (km 2).
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Dopo la pausa agostana riprende “Realtà.doc”, rassegna di documentari finanziata da Apulia Film Commission e organizzata dall’agenzia di comunicazione We Build Communication. La rassegna, che vede la direzione artistica di Annalisa Mentana e l’organizzazione generale del regista Luciano Toriello, si propone di essere un focus sull’evoluzione del documentario in Italia, al fine di discutere con registi e autori sulle nuove possibili frontiere del racconto e della rappresentazione della realtà sul grande schermo.
“Le cose belle”, documentario per la regia di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno, è prodotto da Pirata M.C., Parallelo 41, Point Film con Bianca Film e Ipotesi Cinema.
Vincitore di numerosi e prestigiosi premi, tra cui il riconoscimento speciale quale “Miglior docu-film” ai Nastri D’argento 2014, il “Premio Cariddi per il Miglior Documentario italiano dell’anno” al Taormina Film Fest 2014, la candidatura come “Miglior Documentario” al Globo D’oro 2014, il riconoscimento di “Miglior Documentario Italiano del 2103” ai Doc/It Professional Award 2013 e il “Primo Premio” al Salinadocfest 2013, “Le cose belle” racconta tredici anni di vita di quattro ragazzi della periferia napoletana, dalla giovinezza delle speranze e dei sogni all’approdo all’età adulta.
Presente alla proiezione Agostino Ferrente che, originario di Cerignola, torna dopo venti anni nella sua provincia di Foggia.
Seguirà una conversazione del regista con Antonella Gaeta, sceneggiatrice e giornalista culturale.