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Peppe Zullo in prima serata su LaEFFE

Il giro del mondo, o quasi, in 60 giorni. Il percorso compiuto da Peppe Zullo negli ultimi 2 mesi è la testimonianza di un impegno instancabile, da parte del cuoco pugliese, per valorizzare la Puglia e i suoi prodotti in tutti gli eventi di cui è stato protagonista. Oggi, mercoledì 24 giugno, dalle ore 21, l’alfiere del simple food for intelligent people sarà su LaEffe, canale 50. Un’intera puntata di RED, il programma sui grandi cuochi italiani, racconterà i luoghi, la storia e il genio del cuoco contadino che ha trasformato un angolo di Orsara di Puglia in un piccolo-grande paradiso con l’orto, le cantine, i ristoranti e il bosco di Villa Jamele.
DALLA RUSSIA CON AMORE. Prima dell’ennesimo approdo alla tv di qualità, quella che sa costruire un filo narrativo che valorizza le storie dell’eccellenza italiana, Peppe Zullo è stato a Milano, invitato dal Consolato di Russia da Alexander Nurizade, Console generale della Federazione Russa. In un contesto istituzionale ed elegante, il cuoco orsarese ha preparato per gli ospiti della serata il meglio della cucina pugliese, fra tradizione e innovazione, con la riscoperta di materie prime e ingredienti come il grano arso, la borragine e i fiori di zucca.
L’AMBIENTE E LA CUCINA DELLA FELICITA’. Nella Giornata mondiale dell’Ambiente, venerdì 5 giugno 2015, Peppe Zullo è stato ospite di Rai Uno, a Mezzogiorno Italiano, per cucinare raccontare in diretta il suo percorso dall’orto di Villa Jamele all’Expo. Ha ripercorso il successo ottenuto all’Expo, dove per un mese, dall’1 al 31 maggio, ha gestito il Ristorante Puglia, uno dei 20 ristoranti regionali del Padiglione Eatlay nei quali, all’Esposizione Universale, visitatori da tutto il mondo hanno potuto assaporare il meglio della cucina italiana.
I NUMERI DI PEPPE ZULLO ALL’EXPO. “Da parte mia”, ha detto Peppe Zullo, “voglio ringraziare i miei collaboratori. Insieme abbiamo fatto un lavoro straordinario per qualità e numeri”. Già, i numeri: il Ristorante Puglia, a maggio, ha accolto circa 20mila persone, mettendo in tavola più di 600 piatti al giorno. “E’ un piacere ringraziare anche lo staff del Padiglione Eataly per la professionalità e la cortesia che ha dimostrato dando supporto al nostro impegno. La scelta di puntare sul grano arso è stata apprezzata dalle migliaia di persone che sono venute a gustare il nostro menù, ha spiegato lo chef. “Ciò che più mi ha fatto piacere – ha aggiunto il cuoco-contadino – è che molte coppie di sposi che hanno celebrato a Orsara, a Villa Jamele, il giorno più importante della loro vita, sono venute a Milano, per far gustare anche ai loro figli i piatti che abbiamo preparato”.
I FANTASTICI 4. Le orecchiette di grano arso hanno conquistato tutti, vecchi e nuovi estimatori di Peppe Zullo, vip e gente comune. La parmigiana di borragine, lo stesso piatto che il contest nazionale della Ferrarelle, “Acqua di chef”, ha eletto migliore ricetta dell’anno, ha avuto un successo eccezionale, incontrando i favori soprattutto di chi mostra sempre più attenzione e interesse per la cucina vegetariana e vegana.
Tanti apprezzamenti anche per i Fiori di Zucca con caciocavallo dei Monti Dauni e basilico, e per il piatto baccalà e finocchio, ‘U ‘Raganat.
EXPO CONTINUA. L’esperienza del cuoco orsarese all’Expo di Milano continuerà nei prossimi mesi. Sono diversi gli eventi per i quali è stata richiesta la presenza dell’alfiere del ‘simple food for intelligent people’. I 31 giorni durante i quali lo chef della Daunia ha rappresentato la cucina pugliese all’Esposizione Universale di Milano sono stati forieri di contatti, partecipazioni a convegni e cooking show ed eventi pubblici. “Con i nostri sapori, abbiamo rappresentato tutta la Puglia”, ha affermato Peppe Zullo. “Abbiamo promosso tutta la regione, i migliori prodotti della nostra terra, anche attraverso un’attenzione e un interesse molto rilevanti da parte dei mass media. Abbiamo avuto un grande ritorno di immagine grazie all’interesse che le testate giornalistiche hanno riservato al nostro lavoro e alla nostra terra. E’ stato un modo per continuare il lavoro che facciamo da anni, quello di valorizzare concretamente la cultura e la storia della dieta mediterranea, del cibo che coniuga gusto e salute. Esserci riusciti, ci riempie di gioia e ci restituisce nuovo entusiasmo”, ha concluso il cuoco orsarese.

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