FOGGIA – Illegalità in risposta all’illegalità. E’ quanto denuncia Augusto Marasco per i lavori del Teatro comunale e i chioschi di frutta e verdura dilagati in città. «Oggi presento un’interpellanza urgente evidenziando come, dal 17 ottobre 2014 al 13 febbraio 2015, il Comune di Foggia, senza gara d’appalto, abbia affidato in meno di quattro mesi lavori per un importo complessivo di 416 mila euro per il completamento del Teatro Giordano », ha annunciato l’ex candidato sindaco del centrosinistra, Augusto Marasco, nel corso di una conferenza stampa convocata stamattina nella sede del Gruppo consiliare de “Il Pane e le Rose”.
«Sono stati fatti affidamenti diretti – ha aggiunto Marasco – in spregio al codice degli appalti, frazionando artatamente quello che poteva e doveva essere un progetto unitario da mettere a gara, se davvero vogliamo dare un senso reale agli impegni per la legalità». Rispetto ai lavori di completamento del Teatro, in alcuni casi, il Comune ha perfino operato, nel caso di tre imprese, affidamenti diretti per importi superiori ai 40 mila euro, limite entro il quale, rispettando determinate condizioni poste dalla legge, un’Amministrazione può assegnare un lavoro senza indire gara d’appalto.
E dire che si tratta di una questione già costata molto, in termini economici, sociali e politici. «Sul “Giordano” – ha, infatti, sottolineato il capogruppo de “Il Pane e le Rose” – difendo le scelte della precedente Amministrazione comunale che ha operato secondo le regole. La legalità è il fondamento di ogni azione amministrativa mirata a garantire gli interessi dei cittadini, di tutti i cittadini, assicurando trasparenza, libera concorrenza tra le imprese e, soprattutto, evitando di incappare in errori e sciatterie che possono costare caro alle casse comunali e alle tasche dei foggiani.
«Landella ha imparato anche la tattica di consumare per primo le parole che andrebbero indirizzate a lui», ha ironizzato Marasco aggiungendo che «quello che davvero è “inquietante”, per rispedire al mittente l’aggettivo usato dal sindaco alle notizie della conclusione delle indagini della Procura della Repubblica, è che la sua Amministrazione abbia tentato una transazione con l’impresa Ra.Co. che sarebbe costata 2 milioni di euro».
«Come osservavo esattamente cinque mesi fa, preannunciando un esposto alla Procura su quella proposta delibera per il Consiglio Comunale del 17 novembre dell’anno scorso – ha ricordato l’esponente di centrosinistra – se avessero letto bene le carte, non avrebbero mai potuto partorire un’idea così assurda in presenza di una lunghissima serie di anomalie sulle quali la magistratura farà luce».
L’aggravante è quella serie di lavori di completamento senza gara, su cui, per di più, non è stata ancora presentata una rendicontazione completa: nonostante il “Giordano” abbia ripreso da molti mesi a ospitare eventi, finora non è dato sapere, così come da me richiesto con un’altra interpellanza, se si è rilasciato il Certificato di Agibilità.
Di ieri è, invece, un’interpellanza sulla questione dell’abusivismo commerciale: «I “nuovi” chioschi ai quali il Comune ha dato il via libera sono realizzati perpetrando gravi violazioni edilizie in materia sismica – ha detto Marasco – Senza contare che, per l’assegnazione di quegli spazi, anche in questo caso, andrebbe fatto un bando, così da garantire la libera concorrenza», ha aggiunto il capogruppo de “Il Pane e le Rose”.
«Le regole sono importanti – ha concluso Marasco – perché dal rispetto della legalità formale e sostanziale dipende la rinascita della nostra città, della città di tutti. Questi sono due casi clamorosi che dimostrano quanto sia utile dare ascolto alla minoranza, perché se il sindaco avesse prestato maggiore attenzione a quanto io e altri consiglieri d’opposizione abbiamo detto in questi mesi, certamente avrebbe evitato errori che adesso sta facendo pagare alla città».