A luminarie spente (la buona stella di Franco Landella)

Il 2014 è stato l’anno della buona stella di Franco Landella. Fa anche rima, ma non è stata solo fortuna. Franco Landella l’ha cominciato imponendosi come candidato sindaco. Poi ha affrontato la sfida elettorale da mediano di spinta, facendo squadra e lottando alla morte su ogni pallone. Ha vinto ai supplementari, il sogno di ogni giocatore. Quella vittoria gli ha dato nuova carica. La sera di Muti ha riaperto il Teatro Giordano con un “olè” (qui potete riascoltarlo: https://www.rec24.it/2014/12/muti-a-foggia-emozioni-parole-e-pellicce/). E, dopo il brindisi seguito al respingimento del ricorso annulla-elezioni, si è inventato una Foggia più felice con luminarie, video mapping e zona pedonale allargata. Mancavano solo i tric e trac, ma di quelli ha voluto giustamente fare a meno imponendo con una ordinanza lo stop ai botti di capodanno. A voler esagerare, è arrivata anche la neve. Chapeau.

L’augurio, sincero, è che la buona stella guidi l’azione e le scelte del nostro sindaco anche nel 2015. A luminarie spente, Foggia è tornata a cercare luce dove luce non c’è ancora. Per assecondare la metafora, si potrebbe dire di una pubblica illuminazione ampiamente deficitaria, soprattutto in periferia, ma non solo. “La Villa Comunale – ci ha scritto un nostro utente – sembra un cimitero”. Non si intravede luce nemmeno in fondo al tunnel dell’emergenza abitativa. Si vive ancora nelle baracche nel capoluogo della seconda provincia più vasta d’Italia, e il cuore della città continua a essere drammaticamente esposto al rischio di crolli che evocano tragedie di ieri e dell’altro ieri.

E’ una città sporca Foggia. Tra poche settimane dovrebbe essere finalmente attivato un servizio di raccolta differenziata. Benissimo, ma c’è un problema enorme e ancora non affrontato sulle discariche abusive. Una notte si, e l’altra pure, al Salice Nuovo si dà fuoco a copertoni e rifiuti di ogni tipo depositati illegalmente a pochi metri dalle coltivazioni. Una piccola “terra dei fuochi” a chilometro zero.

Rec24.it è nato da nemmeno due mesi, ma sono già molte le video-denuce inviateci da cittadini che non si sono rassegnati a vedere la loro città nel degrado, tra buio, sporcizia e discariche abusive. Questi cittadini chiedono risposte. Che i problemi siano affrontati coraggiosamente e con nuove idee. Che si volti pagina davvero, come per il Giordano finalmente riaperto e la città che si riscopre bella e luminosa a celebrare il periodo natalizio tutta agghindata.

A luminarie spente, c’è la disperazione di una situazione sociale, economica e occupazionale disastrosa che necessita di essere affrontata cercando il coinvolgimento della città, di tutta la città, trovando il coraggio di guardare a Bari come a un alleato (o comunque come a un interlocutore da cui non si può prescindere) senza soluzioni tampone, evitando di trovare scorciatoie propagandistiche nell’additare come colpevoli quelli che c’erano prima. Chi c’era prima oggi è all’opposizione, si lecca le ferite e sta cercando ancora di riorganizzarsi. Nel frattempo c’è una città da amministrare. E i foggiani hanno chiamato Franco Landella ad amministrarla. Franco Landella e, si spera, la sua buona stella. Quella fa sempre comodo, e se porta pure un po’ di luce certamente non guasta.

Francesco Quitadamo