di Francesco Quitadamo
E’ la seconda provincia più vasta d’Italia. Il nord, lo sperone della Puglia. Confina con Molise, Campania e Basilicata. E non ha una denominazione univoca, immediatamente riconoscibile, che la identifichi tutta, per intero, senza lasciarne fuori nemmeno un pezzetto. E’ la provincia di Foggia. Chi ne ha poca dimestichezza, faticherebbe a visualizzarla così com’è, senza operare involontarie sottrazioni a un ‘paniere’ delle meraviglie.
VIESTE (sul mare) E IL ‘CASO’ MONTI DAUNI.
“Vieste”, tra i tanti nomi di località della provincia di Foggia, è in assoluto il termine di ricerca più utilizzato dagli utenti di Google. E’ quanto emerso recentemente nel corso della conferenza stampa di presentazione di “Made in Italy: Eccellenze in Digitale” (www.fg.camcom.it/page_1118.htm), un progetto nazionale che nel Foggiano riguarderà quella parte del territorio comunemente indicata come “Subappennino Dauno” o, alternativamente, come “Monti Dauni”. Anche in questo caso, non è chiaro quale appellativo dare a quella parte di provincia che comprende 30 comuni montani, migliaia di ettari di bosco e la vetta più alta della Puglia, il Monte Cornacchia (1.152 metri sul livello del mare).
IL GARGANO E LE ISOLE TREMITI.
Guardando verso l’Adriatico, spostandosi sul mare, un altro ‘pezzo’ importante di questa grande provincia è il Gargano. Dopo “Vieste”, è proprio “Gargano” il termine più utilizzato dagli utenti di Google per le ricerche che riguardano località del Foggiano. Molti non sanno, o non collegano immediatamente l’idea e la conoscenza che hanno del Gargano alle Isole Tremiti, eppure anch’esse sono parte integrante della provincia di Foggia.
IL TAVOLIERE DELLE PUGLIE.
Grazie alla storia, al cinema e alla rilevanza internazionale dell’economia legata alla vocazione agroalimentare di questa parte d’Italia, l’espressione “Tavoliere delle Puglie” è piuttosto conosciuta in Italia. E’ interessante, e in qualche modo emblematica, la descrizione che ne fa Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Tavoliere_delle_Puglie), poiché in essa sono contenuti quasi tutti gli elementi della complessità e della straordinaria biodiversità della provincia foggiana. Tavoliere è la parte pianeggiante, “il granaio d’Italia”, i pascoli verdissimi e i tratturi della transumanza, l’era e l’amore dello Stupor Mundi, l’imperatore Federico II di Svevia che, a proposito di Tavoliere, ebbe a dire “Se il Signore avesse conosciuto questa piana di Puglia, luce dei miei occhi, si sarebbe fermato a vivere qui”.
LA CAPITANATA.
Sempre Wikipedia suggerisce un’altra traccia a proposito di denominazione: “(…) l’attuale statuto dell’ente, all’articolo 2, punto 2, recita: «Negli atti ufficiosi, anche a rilevanza pubblica ed esterna, [essa] può assumere la denominazione di Provincia di Capitanata nel rispetto della propria identità storica territoriale». Il perché del toponimo è una lunga, lunga storia, che ha a che fare con l’impero bizantino, evoca dominazioni, apre varchi temporali su influenze e contaminazioni culturali.
LA DAUNIA, I DAUNI E UN MISTERO SENZA FINE BELLO.
C’è un altro modo ancora di appellare ciò che, per le tante denominazioni in campo, appare ‘senza nome’: Daunia. La provincia di Foggia è (anche) la Daunia. Il luogo in cui ha vissuto e si è evoluto il popolo dei dauni. C’è una spiegazione anche per questo toponimo. E questa volta tira in ballo i greci, le fonti antiche, un patrimonio archeologico da fare ingolosire il mondo.
NOME, IDENTITA’, FUTURO.
Quella della denominazione rimanda a tante altre questioni insolute di una grande provincia che trova la sua più forte identità nelle proprie vocazioni agroalimentare e turistica. Il futuro della provincia di Foggia, forse, non è nel trovare una denominazione univoca, ma nello sviluppo di una trama ricchissima contenuta nei suoi tanti nomi, indizio di una eccezionale ‘biodiversità’ di talenti da coltivare.
MAP LINKS
http://it.wikipedia.org/wiki/Provincia_di_Foggia
http://it.wikipedia.org/wiki/Tavoliere_delle_Puglie
http://it.wikipedia.org/wiki/Capitanata
http://it.wikipedia.org/wiki/Daunia